Ultimata la manutenzione del Cristo cinquecentesco

È stata ultimata da qualche giorno la manutenzione al rilievo in pietra col busto di Cristo murato nel portico del Collegio Raffaello, il terzo ed ultimo monumento oggetto di un intervento di pulizia al fine di migliorare il decoro degli spazi pubblici dell’edificio. L’altorilievo con il ‘Cristo in Pietà’ è passato sotto le esperte mani della ditta ‘Il Compasso’ di Michele Papi per circa cinque giorni, con un alto ponteggio che ha permesso agli operatori di raggiungerlo da vicino.

“Un altro bel lavoro che va sempre nella direzione di valorizzare le piccole ma significative opere d’arte di proprietà del Legato Albani”, dichiara il presidente del Consiglio d’Amministrazione Giorgio Londei.

La pulitura del ‘Cristo in Pietà’ ha visto la rimozione dei materiali depositati nel tempo sul rilievo (polvere, guano, residui di smog) e la stesura di uno strato protettivo finale. La scultura, che presentava tracce di colore, era ricoperta da una evidente patina scura, ancor più visibile nei lati rivolti verso l’alto e che rendeva difficile apprezzare i dettagli come il volto. Ora la scultura, databile al Cinquecento, è tornata finalmente godibile e chiaramente visibile.

L’opera raffigura Cristo morto che emerge dal sepolcro, tipica iconografia di Gesù in Pietà, emblema frequente dei Monti di Pietà, ovvero i banchi dove si andavano ad impegnare beni e gioielli in cambio di un prestito in denaro, unica alternativa agli usurai, nei secoli antichi. Dove oggi sorge il Collegio Raffaello infatti, in alcuni locali non lontani da dove oggi vi è la scultura, aveva sede il Monte di Pietà urbinate, costituito proprio in epoca ducale. Il rilievo, rimosso dall’antico edificio per essere salvato, è stato poi ricollocato nel Settecento nell’attuale edificio, preservandolo dalla distruzione.