Una Madonna col Bambino da scoprire

Nuovi piccoli interventi all’atrio del Collegio Raffaello al fine di renderlo ancora più attraente, elegante e accogliente.

Da qualche giorno, dopo la pulitura dei due busti di Pascoli e Serpieri e la ritinteggiatura delle pareti, altre piccole migliorie sono state apportate al disimpegno e alle scale: si è iniziato dall’eliminazione degli adesivi che erano stati apposti in terra lungo le scale dal periodo del Covid, ormai non più funzionali, e si è proseguito installando un faretto che illumina per la prima volta la Madonna col Bambino, edicola che adorna il disimpegno. Per renderla ancora più visibile al pubblico infine, da ora resteranno aperte entrambe le porte in vetro che immettono alle scale, dando ancor più ariosità al disimpegno e valorizzando il calco in gesso di fine Ottocento/inizi Novecento della Madonna, tratto dall’originale in pietra, opera dell’artista quattrocentesco Gregorio di Lorenzo, custodito a Palazzo Ducale.

Insomma, tanti piccoli tasselli che contribuiscono a valorizzare degli angoli e degli elementi decorativi finora poco considerati del palazzo del Collegio.

Qualche cenno storico sulla Madonna col Bambino

L’opera è stata realizzata presumibilmente all’epoca del neonato Istituto di Belle Arti, all’interno del quale, tra fine Ottocento e inizi Novecento, non fu rara l’esecuzione di calchi in gesso di alcuni rilievi in pietra custoditi a Palazzo Ducale (ne è un altro esempio la Testina con aureola presente nelle case di tantissimi urbinati).

Gregorio di Lorenzo nasce a Firenze intorno al 1436. Il suo repertorio di opere sono sculture di tipo per lo più intimo, di devozione privata. Tre sue Madonne col Bambino sono custodite a Palazzo Ducale di Urbino, tipiche per l’espressione facciale dei bambini, quasi un ghigno, che usa sia negli angioletti che nei piccoli Gesù. A palazzo realizzò anche una serie di peducci.